In questo periodo (febbraio – marzo) stanno nascendo i nostri pulcini. Un evento sempre nuovo ed affascinante. Dopo la nascita dentro l’incubatrice, o meglio nella camera di schiusa; come descritto nell’articolo “incubazione artificiale delle uova: tutto quello che devi sapere“, i piccoli pennuti devono essere trasferiti in un ambiente idoneo al loro sviluppo.
Una soluzione è quella di tenerli in casa, in una scatola di cartone o in un recinto comunque con una fonte di calore, dove possono passare le prime settimane, alimentati in modo adeguato, come descritto nell’articolo “Alimentazione degli avicoli: come fare“.
Trovare un posto adatto all’interno è spesso complicato. Puoi però realizzare una struttura dedicata proprio a questo periodo, una pulcinaia, fondamentale per la salute e la buona crescita dei tuoi capi. Che può stare anche all’esterno, con tutti gli accorgimenti necessari.
Come progettarla
Non aver paura, la cosa è più semplice di quanto possa sembrare. Deve avere dimensioni adatte ad accogliere il numero di pulcini che intendi far nascere anno per anno, non troppo grande però, per non disperdere il calore, necessario ai pulcini per tutte le loro funzioni vitali. Se la temperatura è troppo bassa il metabolismo dei piccoli organismi ne risente in modo determinante, rischiano di non alimentarsi in modo ottimale, compromettendo la crescita ed il corretto sviluppo.
Considerando che in un allevamento amatoriale avremo bisogno di riprodurre, annualmente, dai 40 ai 60 capi in due tornate di incubazione, avremo necessità di ospitare, per ogni tornata 20-30 pulcini.
Tenendo conto che stazioneranno nel rifugio per tre, quattro settimane, le misure che abbiamo scelto per il rifugio sono di 80×120 centimetri. La parete frontale avrà una altezza di 70 cm mentre quella opposta sarà alta 50 cm. I due fianchi avranno forma trapezoidale. Nel disegno puoi vedere più chiaramente le misure.
Il materiale scelto per la struttura principale della pulcinaia sono i pannelli in OSB. Un materiale adatto per essere posizionato all’esterno e di costo molto contenuto. Offre una ottima lavorabilità ed una buona coibentazione.
Questi pannelli vengono prodotti con misure standard di 250 cm x 125 cm con spessori variabili di 9; 12; 15; 18, 22 mm. Noi abbiamo scelto uno spessore di 18 mm, a nostro parere ottimale per la lavorabilità, per la discreta coibentazione e per il costo contenuto.
Puoi acquistare i pannelli interi e poi lavorarli in casa, oppure arrivare dal fornitore con le misure precise e farteli tagliare. Nel caso tu abbia una sega circolare a mano che ti permette tagli diritti, puoi fare questi da solo, in caso contrario ti suggerisco di farli tagliare dal fornitore. Avere pannelli con tagli dritti e ben fatti ti facilita notevolmente il lavoro.
Entriamo nel dettaglio
Avrai bisogno di pochi strumenti. Un seghetto alternativo e, se ce l’hai a disposizione, una sega circolare a mano per i tagli dritti (se non fai tagliare i pannelli dal fornitore). Un avvitatore (questo se non vuoi faticare; io ho lavorato con un semplice cacciavite a cricchetto ed ha funzionato). Una livella per mettere in verticale i pali di sostegno e tracciare il piano della piattaforma d’appoggio. Viti a legno. Le migliori sono quelle per il truciolato.
Mettiamoci all’opera
Come vedi dalla foto, il rifugio è posizionato su una struttura sollevata dal terreno. Questo per due importanti motivi: il primo è quello di isolare dalla umidità del terreno, il secondo è quello di avere la struttura ad una giusta altezza per poter intervenire con facilità per la cura dei piccoli e per l’approvvigionamento di alimenti e acqua.
La pulcinaia prevede un grande sportello per poter accedere all’interno corredato di due sostegni mobili per poterlo mantenere aperto. Sul grande sportello c’è un piccolo sportellino per far entrare aria e luce quando necessario, protetto da una grata che impedisce l’uscita dei piccoli e soprattutto l’entrata di predatori.
Su uno dei fianchi avremo una porticina, necessaria ai pulcini ormai più grandi, di uscire ed entrare a loro piacimento.
Il tetto in OSB, inclinato, farà da supporto ad un ondulato che proteggerà il tutto dalla pioggia.
I passi necessari
La prima cosa da fare è eseguire i tagli nei pannelli per ricavare le varie aperture poi montare le cerniere e i chiavistelli per la chiusura. Puoi vedere questa fase, e le altre successive, nel filmato che trovi più avanti.
Come ti dicevo, il rifugio sarà posizionato su una piattaforma rialzata dal terreno. Per realizzarla sarà sufficiente piantare nel terreno quattro pali, meglio se a sezione quadrata. Noi abbiamo utilizzato quattro vecchi travetti in legno ripescati fra il materiale in magazzino.
Le quattro buche dovranno avere una profondità di 15-20 cm e posizionate ai vertici di un rettangolo di circa 125×80 cm. Non servono molto profonde, la struttura sarà resa solida dalla piattaforma e quindi non serve una grande infissione nel terreno. Più importante, piantarli in posizione perfettamente verticale. Con l’aiuto della livella la cosa ti risulterà abbastanza facile.
Una volta posizionati i quattro pali, devi fissare le quattro tavole che formeranno il piano d’appoggio ad una altezza da terra di circa 90 cm – 1 m. Essendo difficile piantare i pali tutti alla stessa altezza, abbiamo preferito mantenerli di lunghezza superiore al necessario e tagliarli solo dopo aver fissato le quattro tavole, posizionate ben orizzontali, sempre con l’aiuto della preziosa livella.
Le due tavole sul lato più lungo dovranno avere la lunghezza pari alla dimensione del lato più lungo della piattaforma, che abbiamo previsto di 164×100 cm. Come puoi vedere nella foto.
Il più del lavoro è fatto. Ora fissiamo le tavole, ricavate da sottomisure da cantiere. Questo sarà il piano dove poggerà il vero e proprio rifugio per i pulcini.
Abbiamo scelto di utilizzare delle tavole, anziché un pannello, per favorire un minimo passaggio di aria dal fondo. Questa permeabilità all’aria è fondamentale per non far marcire il fondo di paglia o trucioli e permettere il corretto meccanismo di fermentazione delle deiezioni. La paglia o i trucioli riescono ad assorbire ed annullare il cattivo odore delle deiezioni solo se in presenza di un adeguato apporto di ossigeno.
Poi si tratta di montare i pannelli preparati in precedenza, che formeranno la piccola casetta per i nostri pulcini. Li si può assemblare direttamente con le viti o con delle squadrette in metallo. Anche il tetto andrà fissato con le viti.
Il pannello di copertura è esattamente delle stesse dimensioni della casetta. Ovviamente la misura più lunga sarà di 124 cm mentre il lato più corto misurerà circa 83 cm, più degli 80 cm della base per via della inclinazione (ti ricordi del teorema di Pitagora?).
La scelta di queste dimensioni deriva, oltre che dalle giuste proporzioni per la quantità di pulcini che dovranno stazionare, anche dal fatto di utilizzare il minimo numero di pannelli OSB.
Per posizionare poi la copertura in ondulato fisseremo dei sostegni, come meglio descritto nel filmato.
Terminata la pulcinaia, dovrai attrezzarla all’interno con gli elementi necessari: un elemento riscaldante; una mangiatoia; un abbeveratoio.
Lo scorso anno abbiamo utilizzato una lampada ad infrarossi come elemento riscaldante all’interno della pulcinaia. Quest’anno l’abbiamo sostituita con una chioccia artificiale, molto più comoda da gestire. Meno rischiosa e soprattutto molto più economica nei consumi.
Naturalmente devi prevedere un collegamento alla rete elettrica. Noi abbiamo realizzato una derivazione dal cavo già portato al pollaio per l’alimentazione del recinto elettrificato.
Il video
Nel video puoi vedere tutti i passaggi descritti nell’articolo, con alcune ulteriori precisazioni. Come si dice: le immagini valgono più di mille parole.
Spero davvero di esserti stato utile con questo articolo. La comodità di una pulcinaia così realizzata è davvero notevole. Negli anni passati abbiamo fatto stazionare i pulcini in scatole o recinti all’interno di casa, per loro non fa alcuna differenza, ma il disagio per i consueti abitanti della casa (cioè noi) è stato sentito.
Offrire un buon ambiente per la crescita nelle prime settimane è importante per i piccoli pennuti, ma ancor più importante è la semplicità della gestione dei piccoli ed il loro diretto rapporto con l’ambiente esterno.
Se hai delle domande o dei tuoi pareri da comunicarci, non esitare ed invia un commento, saremo felici di risponderti.