Oggi siamo abituati a trovare il sapone sugli scaffali del supermercato, ma un tempo era una abitudine farlo in casa.
Produrre delle delicate saponette per l’igiene personale o per il bucato, non è affatto difficile. Inoltre, recuperare tradizioni dimenticate può essere piacevole.
Il sapone funziona come detergente perché le sue molecole sono composte da una “testa” lipofila (che si lega ai grassi) ed una “testa” idrofila (che si lega all’acqua). la parte lipofila aggancia lo sporco che verrà portato via dall’acqua di risciacquo, che si lega alla parte idrofila.
Beh, l’ho fatta semplice, ma per quanto riguarda quello che vogliamo ottenere, può bastare!
Per fare il sapone servono quattro cose: del grasso, una componente fortemente basica, acqua e molta attenzione.
Grassi
Possono essere grassi animali o vegetali. In campagna si usava molto il grasso di maiale o di altri animali per il sapone da bucato; l’olio di oliva veniva invece utilizzato per saponi delicati, destinati all’igiene personale e per i capelli. Se utilizzi olio di semi ottieni un sapone un poco più morbido.
Si possono usare anche differenti tipi di grasso contemporaneamente, questo per ottenere saponi con caratteristiche diverse, equilibrando le varie proprietà dei diversi olii e/o grassi.
Componente basica
La più semplice da reperire è la Soda Caustica, la si trova nei ferramenta o nei supermercati. Ti ricordo che deve essere manipolata con la massima attenzione, il nome Caustica non è messo lì a caso, è altamente corrosiva e sulla pelle o negli occhi può fare davvero male.
Come procedere
Ci sono due modi di fare il sapone: con il procedimento a caldo e con quello a freddo. Quello a caldo è più lungo e laborioso, comporta una lunga bollitura del composto ma ha il vantaggio di abbreviare la stagionatura che, con il più semplice procedimento a freddo, può arrivare anche a 8-12 mesi.
Qui utilizziamo il procedimento a freddo ed useremo dell’olio di oliva.
Molto importanti sono le proporzioni fra le materie prime. Per il calcolo delle quantità, puoi utilizzare questi tool già ben testati:
http://www.ilmiosapone.it/SAPcalc-calcolatore-alcali.html (scarichi il foglio di calcolo e le istruzioni e poi lo utilizzi sul tuo computer).
https://calc.mendrulandia.es/?lg=it (pagina di calcolo on-line, con indicazioni molto articolate sulle caratteristiche del sapone che andrai ad ottenere secondo i valori inseriti da te).
In tutti e due i programmi di calcolo, devi inserire la tipologia e la quantità di grassi (anche più d’uno contemporaneamente). Entrambi calcolano le corrette quantità di Soda Caustica e di Acqua necessarie. Nel calcolo puoi considerare anche il cosiddetto “sconto di soda“, in pratica si può ridurre di una certa percentuale la quantità di Soda Caustica per rendere più delicato il sapone prodotto.
Una volta ben chiare le quantità, abbiamo bisogno di:
- guanti di gomma
- mascherina di protezione per gli occhi
- 1 pentola d’acciaio proporzionata alla quantità di prodotto che vogliamo ottenere
- 1 contenitore in vetro pirex (meglio se cilindrico) dove preparare la soluzione di Soda Caustica
- 1 contenitore in plastica per dosare la Soda Caustica in scaglie
- 1 termometro che ci permetta di misurare temperature almeno fino a 100 gradi
- 1 bilancia da cucina
- uno o due mestoli (in legno o meglio, in acciaio)
- 1 frullatore ad immersione
- stampi per il sapone
Disponi tutto il necessario su dei piani d’appoggio ben sicuri. Indossa i guanti e la mascherina.
Iniziamo con il preparare la soluzione di Soda Caustica. Misura la quantità di Acqua che andrai a mettere nel contenitore di vetro pirex e poi pesa le scaglie di Soda Caustica.
Noi abbiamo preparato un infuso di foglie di alloro (venti-venticinque foglie ogni litro d’acqua) ed abbiamo usato questo come parte acquosa per la soluzione di Soda Caustica. Per preparare l’infuso fai bollire la quantità di acqua necessaria a realizzare il sapone, quando inizia a bollire spegni il fuoco e immergi il giusto numero di foglie. Lascia in infusione fino al raffreddamento.
Versa ora, lentamente, la Soda nell’acqua (mai il contrario!), fallo in piccole quantità, magari con un cucchiaio, evitando schizzi. Una volta versata tutta, gira con un mestolo la soluzione. ATTENZIONE perché la soluzione si scalda rapidamente, per reazione esotermica, arrivando anche a 80 gradi centigradi.
A questo punto possiamo lasciare raffreddare la soluzione. Dobbiamo farla arrivare ad una temperatura di 45°C.
Nell’attesa, prepara i grassi (nel nostro caso, olio di oliva).
Metti la quantità di olio calcolata nella pentola in acciaio (ricorda che la pentola deve essere sufficientemente grande per contenere anche la soluzione di Soda) e mettila sul fuoco. Devi, anche qui, raggiungere la temperatura di 45°C.
Tenendo conto che la soluzione di Soda ci mette diversi minuti per raffreddarsi e l’olio ci mette poco per scaldarsi, ti consiglio di aspettare un po’ prima di accendere la fiamma sotto l’olio. Diciamo più o meno quando la soluzione di Soda è intorno ai 50°.
Con il termometro misura le temperature dei due liquidi, quando sono entrambe al punto giusto, versa lentamente la soluzione di Soda Caustica nell’olio. Vedrai che, immediatamente nell’olio si forma una massa opaca, è la reazione chimica della saponificazione che sta iniziando.
Una volta versata tutta la soluzione, immergi il frullatore nel composto. Diventerà opaco e leggermente più denso. Continua con il frullatore fino a che il composto non arriva allo stato cosiddetto di “nastro“. Una densità cioè che potremmo paragonare a quella della maionese.
Ora si tratta di mettere il composto negli stampi.
Esistono stampi specifici di varie forme, noi abbiamo scelto una soluzione più economica: le buste del latte, quelle in tetrapak.
Versa il composto negli stampi e poi posiziona il tutto in una scatola di cartone, che metterai a sua volta in un ambiente caldo, ben isolata con una coperta o simili.
La reazione esotermica continuerà per diverse ore, ed è questa che trasformerà l’olio in sapone. Va mantenuto al caldo per facilitare la reazione stessa.
Dopo circa due giorni, taglia le buste (o togli il sapone dagli stampi). Ricordati di usare anche qui i guanti, il sapone ha ancora una componente caustica.
Dopo averlo liberato dagli stampi puoi tagliarlo nelle dimensioni volute.
la fase di stagionatura
Una volta tagliati, devi mettere i pezzi di sapone a stagionare in un luogo fresco e asciutto. La soluzione ideale è con dei ripiani in legno dove disporre le saponette una a fianco all’altra con un po’ di distanza fra loro. Possono andar bene anche delle scatole di cartone, l’importante è che le saponette siano disposte in modo che passi aria facilmente fra i pezzi.
Per iniziare ad usarlo devi aspettare almeno sei mesi. Tieni comunque presente che, maggiore è il tempo di stagionatura, migliore è il sapone.
In questo filmato puoi vedere riassunte le varie fasi descritte nell’articolo.
Conclusioni
La delicatezza di un sapone fatto come ti abbiamo descritto non ha paragoni con quelli che vengono preparati industrialmente. Non ci sono additivi, coloranti o profumi che possono dare allergie.
Non ti deve spaventare la presenza della Soda Caustica, la reazione chimica della saponificazione trasforma completamente l’Idrossido di Sodio e non ve ne sarà traccia una volta che il sapone è stagionato.
Spero che questo articolo ti sia stato d’aiuto. Per qualsiasi dubbio o domande ti invito a scriverci nei commenti, saremo felici di rispondere.
Buon lavoro!
2 commenti
Buona sera! Una domanda alquanto profana: la soda caustica dove si può acquistare?
Buonasera Daria,
La soda caustica la trovi facilmente nei negozi di ferramenta.
Buona saponificazione!