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Orto: cosa fare nei mesi estivi.

Lavori utili nel periodo di massima produzione.

di Fabio De Angelis
Tempo di lettura: 3 minuti

Una delle prime attività in cui ci si impegna quando si è in campagna è l’orto.

Quali sono i lavori più importanti da svolgere in questi mesi caldi? Vediamolo insieme.

Irrigazione.

In questo periodo le piogge sono generalmente più scarse ed è necessario intervenire in modo costante. Bisogna evitare che il terreno passi da periodi di troppo secco a troppo bagnato. Occorre irrigare con moderazione ma con regolarità, senza mai eccedere per evitare il proliferare di malattie fungine e la spaccatura dei frutti.

Il terreno deve ben assorbire l’acqua, evitando che scorra in superficie e che si formino ristagni. L’uso della pacciamatura e/o di manichette a goccia è una ottima soluzione, si evita che le parti aeree della pianta si bagnino e si raccolgono frutti più puliti.

L’irrigazione deve avvenire nelle ore più fresche, il mattino presto o meglio ancora la sera. In questo modo le piante utilizzeranno l’acqua per un periodo più lungo.

Diserbo.

Oltre che per un motivo puramente estetico, rimuovere le piante infestanti è importante per far si che queste non sottraggano acqua alle tue colture. Lo si può fare a mano, strappando una ad una le varie erbe infestanti che di giorno in giorno crescono, oppure con attrezzi specifici che accelerano il lavoro e lo rendono più semplice.

Pacciamatura.

La puoi realizzare con paglia o con specifici teli. La pacciamatura offre molti vantaggi: evita la crescita di erbe infestanti, riducendo il lavoro di diserbo e poi mantiene umido il terreno, limitando l’evaporazione.

La pacciamatura con paglia è forse la più naturale, inoltre la paglia la si può reperire facilmente in campagna. Se hai abbondante erba di sfalcio puoi utilizzare anche questa per coprire il terreno alla base delle piante.

In commercio sono facilmente reperibili teli di plastica derivata dall’amido di mais che sono completamente biodegradabili e che diventano poi humus nel terreno. A seconda dello spessore del telo, la durata può andare da 1 a 6 mesi.

Esistono anche fogli in carta degradabili che sono adatti allo scopo.

Ombreggiatura.

In zone molto calde e soleggiate è utile proteggere le piantine, nelle prime fasi di sviluppo, con teli ombreggianti da posizionare a circa 30 cm dal terreno. Una semplice struttura con assicelle di legno è perfettamente adatta.

Ricordati di togliere con gradualità questa protezione, per evitare che le piantine possano ustionarsi con il repentino cambio di assolazione.

Sostegni.

In questo periodo di veloce crescita delle piante, in particolare di quelle più alte come pomodori, cetrioli, fagiolini rampicati e simili, è necessario controllare, quasi quotidianamente, i sostegni che devono essere ben piantati nel terreno e resi solidali fra loro con solide legature.

Una scarsa manutenzione dei sostegni aumenta il rischio che questi vengano rovesciati o rotti dal vento.

Concimazione.

In questo periodo le concimazioni sono al minimo. Personalmente evito i concimi minerali, in ogni caso devi utilizzare concimi a lenta cessione che vengono assorbiti dalle piante gradualmente.

Per una concimazione di copertura in questi mesi caldi prediligo la pollina matura proveniente dal pollaio. Importante il suo giusto grado di maturazione (almeno 6 – 8 mesi) affinché non siano presenti Ammoniaca e Azoto Ureico che porterebbero più svantaggi che benefici.

Dopo aver distribuito i concimi, in modica quantità, è utile zappare leggermente il terreno o irrigare.

Trasformazione.

Il picco di massima produzione sia in termini di varietà che di quantità è proprio nei mesi di Luglio-Agosto. Difficilmente una famiglia può consumare tutto ciò che proviene dall’orto e quindi, in questo periodo, ti puoi dedicare alla trasformazione dei prodotti freschi, metodo tradizionale rurale per avere a disposizione durante l’inverno ciò che si è prodotto durante l’estate.

La passata di pomodoro è il prodotto sicuramente più diffuso in Italia, ma possono essere conservate con successo anche: zucchine, peperoni, melanzane ed ognuno può spaziare con la fantasia e con le innumerevoli ricette che si possono trovare in rete.


Al termine di questo articolo non posso che augurarti Buon Lavoro.

Come sempre, puoi scriverci nei commenti le tue considerazioni e le tue domande su questi argomenti, saremo lieti di risponderti e di confrontarci.

Alle prossime attività!

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