La visita a questo Museo ci ha fatto scoprire il Borgo di Corciano, con tante sorprese, di cui una particolarmente “preziosa“.
Tornare alla campagna non è soltanto tornare ai lavori dell’orto o ai ritmi delle stagioni, è anche riscoprire i gesti, gli oggetti, i compiti che uomini e donne vivevano quando la più numerosa comunità presente in Italia era quella contadina.
Visitare un museo che raccoglie testimonianze di questo recente passato, presente ancora nei ricordi degli anziani o in coloro che da bambini hanno vissuto, magari nelle estati trascorse dai nonni, è utile per ritrovare quelle sensazioni o per i più giovani, scoprirle per la prima volta.
Il Borgo di Corciano, come moltissimi paesi d’Italia, è un luogo dove il tempo non si è fermato ma i segni del passato restano indelebili e possono essere osservati, per chi ha la voglia ed il piacere di farlo, in molti angoli.
Questo legame diretto con il passato si racchiude in particolare nel suo piccolo ma intenso Museo della Casa Contadina, che fa parte della Rete delle Case Museo in Italia.
Siamo arrivati di domenica mattina, sul presto. Passeggiare per le vie, quando ancora sono deserte, trasmette un senso di ordine e di serenità, e anche se non sei del posto, si sente nell’aria l’attesa del suono delle campane che annunciano l’inizio della giornata di festa.
Non sapevamo dove si trovasse esattamente il Museo, abbiamo chiesto a delle persone incontrate sulla piazza davanti al bar L’arte del gelato, abbiamo fatto quattro chiacchiere e ci hanno parlato di altre cose da vedere a Corciano, di cui ti parlerò più avanti, ci hanno poi indicato come raggiungere il museo.
Una porticina si apre su una vera casa contadina al centro del paese, qui sono raccolti oggetti e testimonianze, disposti proprio lì dove li avremmo trovati 60 o 80 anni fa. Questo rende ancora più affascinante la visita.
Nella casa troviamo i diversi ambienti di una tipica casa del tempo. La cucina con il tavolo al centro, il lavabo ed il focolare. L’occhio si perde fra i tanti oggetti, le posate, i bicchieri, le lampade ad olio, gli attrezzi del camino, la madia dove conservare il pane, il macinapepe e tanti tanti ancora.
Subito dopo troviamo la camera da letto. Appesi alle pareti, il fucile, il prete (la struttura di legno che solleva le lenzuola per inserire lo scaldino con la brace), l’appendiabiti. Sul comò un gran numero di oggetti quotidiani, pennini per scrivere, la bugia per le candele, lo specchio.
Un piccolo corridoio a fianco alla cucina ospita tutti gli oggetti accessori come una macchina da cucire o un curioso seggiolino per bambini fatto per ospitare al suo interno anche il vasino da notte.
La cantina è ricchissima di strumenti di lavoro: un macchinario per fare corde, forconi, il torchio, la bicicletta, bilance, ceste ed un’infinità di attrezzi per il lavoro nei campi e dentro casa.
Al centro campeggia un bellissimo telaio, completo in tutte le sue parti ed arricchito di tutti quegli accessori necessari alla tessitura, compito importantissimo delle donne della casa.
Il posto non è molto grande ma la quantità delle cose raccolte ti faranno passare un bel po’ di tempo ad osservare e capire le funzioni degli oggetti esposti.
Nel video un breve riassunto delle immagini della nostra passeggiata.
Come dicevamo a Corciano il tempo non si è fermato. Abbiamo scoperto con piacere che ogni ambiente e molti degli oggetti esposti, sono corredati da un QRCode che ti permetterà di accedere rapidamente con il tuo smatphone, ai file audio che con chiarezza ti illustrano i dettagli.
Davvero lodevole la presenza del catalogo in caratteri Braille per i non vedenti.
Le altre sorprese
Le scoperte nel Borgo di Corciano non sono finite qui, come ti dicevo all’inizio, sulla piazza abbiamo parlato con delle persone, in particolare con Simona Rinciari che ci ha suggerito di visitare l’Antiquarium di Corciano dove era ospitata anche una mostra dei suoi gioielli.
L’Antiquarium
Se capiti a Corciano questo posto merita di essere visitato, raccoglie testimonianze di un lontano passato dei luoghi circostanti il Borgo. Urne cinerarie, sepolture fedelmente ricostruite, corredi di suppellettili ed altro davvero molto interessante.
La mostra di Simona Rinciari
All’interno dei locali dell’Antiquarium era ospitata la mostra dei gioielli “Terra preziosa“ di questa artista.
Delle microstrutture vegetali da indossare. Gioielli davvero particolari che ci riportano al tema del blog: il ritorno alla campagna.
Si tratta di miniature realizzate a mano di attrezzi agricoli che si affiancano a parti di piante vere: foglie, fiori ortaggi che grazie ad un particolare procedimento da lei brevettato, vengono pietrificati ed assumono una consistenza adatta ad un gioiello e di durata praticamente eterna.
Un’idea davvero originale che coniuga l’estetica del gioiello con le radici antropologiche dell’uomo, legato alla terra fin dall’inizio della sua storia.
Scrivici commenti su questo articolo, saremo felici di esserti utile.
2 commenti
bellissimo. Anche a Esino abbiamo un museo molto simile
Spero di visitarlo!