Attraverso il Blog si fanno belle conoscenze. La comune idea di costruire un camino, fulcro del focolare domestico, ci ha fatto incontrare e scambiare idee ed esperienze; scoprendo così che in comune abbiamo avuto anche il desiderio e l’esperienza di trasferirci da una grande città alla campagna.
È nata così questa gradevole collaborazione. Il racconto che segue è la storia di Alberto e Gaia che, con i loro figli si sono trasferiti nelle campagne di Tortoreto, un Comune dell’Abruzzo in provincia di Teramo.
Dalle loro parole si sente la grande passione ed il piacere di quelle piccole scoperte che si possono solo vivere lontani dalle città. Una esperienza che sempre più persone stanno vivendo o cercando di fare, come leggiamo in diverse statistiche.
Vi lascio al loro racconto. Buona lettura!
La nostra vita in campagna — dicembre 2019
Qualche anno fa Alberto mi ha proposto di trasferirci coi nostri due bambini da Roma a Tortoreto, in Abruzzo.
Inizialmente l’idea mi era apparsa assurda: lasciare le opportunità e il ventaglio di servizi di una grande città per ridimensionare le nostre vite e soprattutto quelle dei bambini nei confini di un piccolo centro??!
L’idea però prendeva vigore pian piano dentro di noi finché prese forma in una prospettiva differente: cercare una soluzione in CAMPAGNA, dimensione che tanto ci ha attirato da quando da giovani ci eravamo conosciuti, trascorrendo i nostri weekend liberi in agriturismi, fattorie, casette in mezzo alla natura in compagnia del nostro adorato basset hound Eolo.
Dopo un periodo di esplorazione del territorio e di confronto con famiglie locali, la prospettiva si è colorata di sfumature diverse, fino a capovolgere il mio punto di vista: cosa intendiamo per “opportunità”? Cosa dà più valore e ricchezza alle nostre vite e soprattutto a quelle dei bambini? Le possibilità di azione e di scelta offerte dalla città sono effettivamente sane, sensate e tangibili per adulti e bambini?
Con un po’ di incoscienza e guidati da una spinta interiore più emotiva che razionale ci siamo attivati nella ricerca di una buona scuola e di una casa in campagna, e nell’arco di pochi mesi tutto ha magicamente preso forma, ogni cosa sembrava accogliere e accompagnare in perfetta armonia quella che appariva come una “scelta azzardata”.
Dopo quasi due anni e mezzo, non senza ostacoli e momenti di difficoltà, siamo sempre più felici e motivati, e col passare del tempo, quello che aveva le sembianze di un passo operato facendosi trasportare più da uno slancio istintivo che da ragioni concrete e spiegabili razionalmente (almeno per me), ha mostrato avere significati e moventi che non avevo la possibilità di immaginare: la dimensione della campagna ed in generale della natura porta una ricchezza impagabile al nostro quotidiano e alla nostra interiorità.
L’influsso benefico sui bambini è stato tangibile fin dai primi giorni: il senso di libertà, il rinforzamento della loro indipendenza, l’attività in mezzo alla natura, la vita e il gioco all’aria aperta, gli animali e la possibilità di circondarsene…
Di cosa li abbiamo privati portandoli via da Roma?? Pomeriggi davanti alla tv? Smog e ore in auto in mezzo al traffico tutti i giorni? Vivere inscatolati in un appartamento? Cibo scadente? Qui hanno la possibilità di toccare con mano un sacco di cose che altrimenti avrebbero potuto apprendere tutt’al più dai documentari…
Certamente la socialità di una grande città è più ampia, e quando cresceranno probabilmente dovranno spostarsi per raggiungere il liceo che sceglieranno (ma anche io a Roma mi facevo quasi 90 minuti di mezzi pubblici per raggiungerlo…). Ma quel che ho realizzato da un anno a questa parte è che, anche se il ventaglio di proposte locali è chiaramente inferiore rispetto a quello offerto in un grande centro, la capacità di coglierle e sfruttarle è personalmente più semplice nelle realtà piccole, dove tutto è molto meno caotico e alla portata, dove il coinvolgimento è più tranquillo e sincero.
In questi due anni e mezzo ci siamo calati nella dimensione della nostra campagna abruzzese accogliendo galline ovaiole, sperimentandoci negli albori di un orto casalingo, raccogliendo i frutti che il nostro uliveto e il piccolo frutteto ci offrono, imparando a riconoscere qualche erba spontanea, costruendo alcune strutture per gli animali e la legna, risistemando gradualmente la casa colonica che abitando ci ha svelato le sue numerose pecche e lacune.
Stiamo anche imparando, con personale grande difficoltà (i bambini in questo sono molti più bravi: il più istintivo e naturale contatto con l’ambiente che è parte di loro fa percepire loro con immediatezza ciò che la nostra razionalità adulta non digerisce facilmente!), a conoscere e adattarci alle regole della natura meno “umane”, e mi riferisco in particolare alle nostre prime quattro gallinelle sbranate (le prime di una serie purtroppo) e al più piccolo e affettuoso dei nostri cagnolini scomparso pochi giorni fa, seguito dalla morte di una trovatella che si stava affezionando alla nostra famiglia-branco; anche questo fa parte della vita in campagna chiaramente, ed è necessario farci i conti.
A parte quest’ultimo tasto dolente, le nostre esperienze in campagna si rivelano tutte assai stimolanti e benefiche, di grande soddisfazione e in continuo miglioramento.
La vita in campagna, al contrario di quella in città, invita in modo sano e felice all’attività e ad affinare l’ingegno e le conoscenze: gli utensili, i materiali e la terra prendono il posto del divano! Per non parlare della soddisfazione e dei benefici, sia in termini di salute che economici, di produrre da sé quel che si riesce, con calma, rispettando la natura e senza pretendere di ottenere i risultati di chi in campagna ci è nato e cresciuto.
Alberto ed io crediamo (e raramente siamo d’accordo su qualcosa!!) che sia una vita bellissima, la vita come dovrebbe essere -io direi-, perché è in mezzo alla natura, da cui proveniamo che troviamo la bellezza, la pienezza e il senso dell’esistenza.
È svegliarci la mattina ed essere circondati dalle colline circostanti, dal nostro boschetto di faggi e dai campi coltivati nella vallata, è ascoltare il cinguettio degli uccellini e il chiocciare delle galline, il raglio e il nitrito di asini e cavalli in lontananza, è osservare con delicatezza uno scoiattolo che si arrampica svelto sulla quercia o un buffo istrice di passaggio, intenerirsi davanti a una povera talpa disorientata o raccogliere un picchio caduto dal nido, è godere della saggia e naïf compagnia dei nostri amici animali sempre più numerosi e osservare la bellezza dei meravigliosi e diversi alberi che dimorano accanto alla nostra casa, è affacciarsi alla finestra e riempirsi i polmoni e il cuore. 💚
P.S. … Dimenticavo:
1) Prendere l’auto e spostarsi è un piacere: non palazzoni e traffico, ma alberi, panorami incantevoli, vallate mari montagne…
2) La nostra casa si trova a 10 minuti dal mare!! E anche questo è un valore aggiunto niente male!
Alberto, Gaia, Eva, Michele Ludovico e i nostri amici animali 🐾
Questi ragazzi meritano un Mi Piace!
Hai fatto anche tu questa scelta? Desideri nel tuo cuore di farla, un giorno o l’altro?
Narraci anche la tua. Saremo felici di pubblicare il tuo racconto.
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