Stai pensando di realizzare una meridiana sul muro della tua casa? O posizionarne una in giardino? Bene, qui parliamo proprio di questo.
Ti sarà capitato di vedere, nei mercatini, quelle meridiane di terracotta destinate ad essere appese su un muro qualunque della casa di campagna, così, tanto per abbellire un angolo. Beh, quelle non segneranno mai l’ora!
Sono tutte simili, fatte in serie, sono solo la stilizzazione di una meridiana, fatte solo per bellezza.
In questo articolo vedremo invece come realizzare una vera meridiana, di quelle che segnano davvero l’ora! Sia di tipo verticale, di quelle sulle facciate delle case; sia orizzontale, di quelle che vediamo nei giardini. E una semplice semplice.
Meridiana o Orologio solare?
Eh già, come dobbiamo chiamare il quadrante dove leggiamo le ore attraverso l’ombra donata dal sole?
Il termine corretto è: “Orologio solare”. La “Meridiana”, o “Linea Meridiana”, è solo uno degli elementi che compongono un Orologio solare, per la precisione è la linea che forma l’ombra dello Gnomone al mezzogiorno esatto dell’“Ora locale”.
Nell’uso comune però con il temine “Meridiana” si identifica spesso l’intero quadrante.
Ma che vuol dire Gnomone?
Gnomone? Ora locale? Quadrante? Ma che vogliono dire queste parole?
Sono termini poco conosciuti ai non addetti ai lavori, e non sono solo questi, ce n’è uno di cui mi piace molto il suono e che non è facile da pronunciare: “Lemniscata” e si riferisce ad una particolare linea che non sempre viene disegnata su un orologio solare.
Spendiamo due parole su questi termini strani, senza essere accademici ma solo per capire di cosa stiamo parlando.
Lo Gnomone
Si tratta dell’elemento che proietta l’ombra del sole. Può essere un tondino di ferro infisso nella parete, un triangolo in metallo o altro materiale che spunta come un “nasone” dalla parete, può assumere anche altre svariate forme, l’importante è che proietti un ombra la cui posizione ci permetta di leggere l’ora (e a volte altre informazioni) sul quadrante dell’orologio solare.
Uno gnomone perpendicolare al piano del quadrante ci potrà indicare solo le ore. Uno gnomone posizionato parallelamente all’asse terrestre invece potrà indicare, oltre le ore, anche in quale mese dell’anno ci troviamo.
La lunghezza dello gnomone è in funzione alla grandezza del quadrante che vuoi realizzare, maggiore è la lunghezza, più grande sarà il quadrante. Questo dipende da quanto spazio hai sulla parete.
Il Quadrante
Si definisce così l’area interessata dal passaggio dell’ombra dello Gnomone durante l’arco della giornata e dell’anno. Su quest’area sono tracciate tutte le linee, i numeri e i simboli che ci permettono di “leggere” l’orologio solare.
Ora locale
Qui ci si deve concentrare un po’, il concetto non è immediato, cercherò di essere il più semplice possibile. Vediamo se ci riesco.
Siamo ormai abituati all’uso dei “Fusi orari”, quelle fette verticali che dividono la superficie terrestre in spicchi, entro i quali l’ora è quella, per tutta l’area dello spicchio.
Si tratta di una convenzione, introdotta da una commissione internazionale dal primo Novembre del 1884, per rendere più semplice il coordinamento temporale entro determinate aree.
È per i fusi orari che, ad esempio, Pescara ha lo stesso orario di Roma o di Cagliari. Ma se andiamo a guardare una qualsiasi cartina geografica dell’Italia, notiamo che Roma è molto più ad Ovest rispetto a Pescara e Cagliari ancor di più.
Cosa comporta questo? Che il Sole passerà sopra la verticale di Pescara molto prima di passare sulla verticale di Roma e dovremo aspettare ancora affinché passi sulla verticale di Cagliari.
In altre parole, se ci dovessimo basare esclusivamente sulla posizione del Sole per determinare l’ora, ci accorgeremmo che a Pescara è Mezzogiorno vero mentre a Roma sono le 11, 53 minuti e 57 secondi e a Cagliari le 11, 40 minuti e 37 secondi.
Quando a Roma è Mezzogiorno vero, a Pescara sono le 12, 3 minuti e 09 secondi ed a Cagliari le 11, 37 minuti e 28 secondi.
Detto in altre parole: il sole perfettamente in verticale ci mette 20 minuti e 23 secondi per arrivare da Pescara a Cagliari.
Ecco, questa è l’ora locale, l’ora determinata dalla posizione del Sole in un determinato punto della superficie terrestre.
L’adozione dei Fusi orari ha reso più semplice la determinazione dell’ora, considerandone una univoca per tutta l’area del Fuso orario stesso.
Nel realizzare un Orologio solare nel nostro giardino o sulla parete del casolare, potremo scegliere se far indicare al quadrante l’ora locale o l’ora del Fuso. In genere si opta per l’ora del fuso.
Tutta questa disamina (con la quale spero di non averti annoiato) ci aiuta a capire il funzionamento di un orologio solare e soprattutto a capire la funzione della “linea Meridiana”. Quest’ultima è una linea, perfettamente verticale, disegnata sul quadrante e che indica, quando l’ombra dello gnomone coincide con essa, il momento esatto del mezzogiorno in quel luogo preciso dove si trova l’orologio solare.
L’Equazione del Tempo e la Lemniscata
L’Equazione del Tempo è un parametro di notevole importanza se vogliamo leggere con esattezza il nostro orologio solare. Si tratta della differenza del tempo segnato dagli orologi con quello indicato dal quadrante solare.
Questo perché, a causa del percorso ellittico della terra intorno al sole, la velocità del nostro pianeta varia continuamente (è massima quando la terra si trova al Perielio, cioè alla sua minima distanza dal sole intorno al 3 Gennaio, ed invece è minore quando la terra si trova all’Afelio intorno al 5 di Luglio).
Il giorno solare subisce quindi continue variazioni così che, se osservi quotidianamente la meridiana, noterai che questa anticipa o posticipa rispetto al nostro orologio, fin anche di 16 minuti.
Sono solo quattro i giorni in cui l’ora del nostro orologio coincide con quello dell’orologio solare se le linee orarie sono riferite all’ora del fuso etneo: il 16 aprile, il 1° settembre, il 25 dicembre e il 13 giugno.
Per ovviare a questa imprecisione si usa spesso disegnare sul quadrante, di solito in corrispondenza della linea oraria delle 12, una curva a forma di 8 allungato dove l’estremità dell’ombra dello gnomone andrà a cadere per indicarci le 12 esatte per ogni giorno dell’anno.
Alcuni quadranti, molto complessi, riportano la lemniscata per ogni linea oraria, difficili da calcolare ma molto precisi nella indicazione dell’ora.
Le linee diurne
Nell’immagine sopra, quella dell’orologio solare fotografato a Venezia, puoi vedere due linee curve ed una diritta quasi orizzontale. Quella curva in alto è la linea Solstiziale invernale, quella curva in basso è la linea Solstiziale estiva, quella diritta è la linea Equinoziale.
Sono le linee che rispettivamente percorrerà l’apice dell’ombra dello gnomone nel giorno del Solstizio invernale (22 dicembre), nel giorno del Solstizio estivo (22 giugno) e, quella diritta, durante le giornate degli Equinozi (21 marzo e 23 settembre).
Per personalizzare il tuo orologio solare, potresti aggiungere la linea diurna di una o più date importanti. Il tuo compleanno, quello di una persona cara, o una qualsiasi data a tua scelta.
Tre libri per approfondire:
Costruire meridiane. La geometria degli orologi solari – di Raffaele Garofano (acquista su Amazon)
2 commenti
Articolo molto chiaro ed esaustivo. 11 anni fa ho avuto la stessa passione e ho realizzato due quadranti solari sulla abitazione che allora era dei miei genitori. Roberto Busana
Grazie mille Roberto,
Un quadrante solare è sempre un bel vedere sulla facciata di una casa. Sono contento che l’articolo risulti chiaro, avevo paura che le tante informazioni potessero generare confusione.
A presto
Fabio