Realizzare il bagno di sabbia all’interno del pollaio è molto semplice e permette alle galline di mantenere, da sole, un’ottima igiene del piumaggio e della pelle
Avrete sicuramente notato che, ogni tanto, i polli e le galline amano sdraiarsi e rotolarsi nella terra, in punti asciutti dello spazio che hanno a disposizione.
Muovendo le ali e gettandosela addosso, fanno entrare la terra fra le piume, rendendo l’ambiente fra pelle e piume più ostile ai parassiti. Scrollandosi poi fanno allontanare acari e pidocchi.
La terra asciutta già fa un buon effetto ma, se mettiamo a disposizione una giusta miscela di sabbia e cenere di legna, i risultati saranno migliori.
Con il bagno di sabbia si eviterà di ricorrere a prodotti veterinari per l’eliminazione dei parassiti.
La giusta miscela
La sabbia deve essere di tipo fine, la si può acquistare nei magazzini per edilizia, va benissimo la sabbia vagliata fine 0/3. Molto spesso, quando la si acquista, è piuttosto umida, in questo caso dobbiamo aprirla e lasciarla asciugare bene. Magari mettendo il sacchetto aperto esposto al sole.
La cenere deve essere setacciata, in modo da ottenere quasi una polvere impalpabile. Chi vive in campagna ne ha a disposizione in abbondanza, che provenga dal camino o dalla bruciatura di residui della potatura.
La si può setacciare con una retina metallica fine, posizionata su un recipiente capiente o sulla carriola.
Le giuste proporzioni fra sabbia e cenere è del 50%, metà sabbia e metà cenere. Questa miscela, ben mischiata, è particolarmente efficace.
Lo zolfo
Per aumentare il potere antiparassitario si può aggiungere dello Zolfo Sublimato, conosciuto anche come “Fiore di Zolfo“. È sufficiente una parte di Zolfo ogni trenta parti di miscela sabbia-cenere. Diciamo 30 grammi ogni chilo di miscela.
Lo Zolfo ha effetto positivo anche sull’aspetto del piumaggio, rinforzando la cheratina.
La terra di Diatomee
Al posto dello Zolfo o assieme ad esso, si può utilizzare anche la Terra di Diatomee. L’uso di questo prodotto è un po’ controverso. Da una parte c’è l’aspetto positivo della forte capacità di disidratare i parassiti eliminandoli facilmente, dall’altra l’aspetto nocivo del poter causare la silicosi, una malattia a livello polmonare a causa della forte presenza di molecole di silice.
In ogni caso, la percentuale di Terra di Diatomee deve essere piuttosto bassa, una parte ogni 40 parti di miscela sabbia-cenere.
Miscele già pronte
Esistono anche sabbie già pronte da poter acquistare, non hanno la stessa efficacia rispetto alle miscele descritte ma potrebbero essere utili ai più pigri. 🙂
La struttura
Per realizzare il bagno di sabbia bisogna scavare una buca profonda 40-50 centimetri. L’estensione dipende dal numero di capi nel pollaio. Per 5-7 galline sarà sufficiente 1 metro per 1 metro, per più capi si può arrivare a 2 metri per 1 metro.
La buca deve essere delimitata con assi di legno oppure mattoni, questo per non far disperdere la sabbia intorno.
Importante è anche coprire la buca con una tettoia per evitare che la pioggia la bagni. Volendo si possono utilizzare strutture già pronte, non destinate propriamente alle galline ma perfettamente adattabili, se ne trovano molte destinate al gioco per i bambini.
Volendo fare un lavoro completo, si dovrebbe riparare con una o due pareti di legno la parte più esposta ai venti. In questo modo si offre ai nostri pennuti un luogo riparato e asciutto dove passare momenti di assoluto relax.
Il benessere delle galline
Un pollaio ben gestito, con spazi adeguati e accessori per il benessere dei capi, riduce di moltissimo il rischio di malattie.
Una buona esposizione al sole, zone d’ombra dove i pennuti possono ripararsi, acqua sempre fresca, un letto di paglia di almeno 10 centimetri, mangiatoie ben riparate, rastrelliere per l’erba fresca ed un bagno di sabbia come lo abbiamo appena descritto, ci faranno evitare di dover utilizzare prodotti chimici e medicinali per la cura dei capi.
In questo modo otterremo delle uova più sane e biologiche e carni più gustose e salutari.
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Buon lavoro!
6 commenti
che bellezza! l’anno prossimo quando faccio il pollaio lo munirò di Spa per le galline!!!!!!! grazie tante!
Buonasera Anna,
Sono sicuro che le tue galline te ne saranno grate!
A presto.
Fabio
Sono un neofita. Ho iniziato l’allevamento di galline (solo 6) insieme alle mie figlie da meno di un mese.
La ringrazio per il post.
Avrei un mondo di domande…
Inizio con la prima.
Perché scava un metro?
Per essere sicuro che il mix con la sabbia resti asciutto?
Buongiorno Andrea,
innanzitutto un grande “in bocca al lupo” per questa nuova passione, che fai benissimo a condividere con le tue figlie; è una esperienza molto educativa e coinvolgente.
La dimensione della buca è in funzione a quante galline possono utilizzarla contemporaneamente, se sono in tante, con una piccola buca dovrebbero “fare la fila” per usufruirne. La profondità resta sempre la stessa ma la superfice utilizzabile è bene che sia proporzionata al numero di capi nel pollaio.
Per mantenerla asciutta è invece importante fare una copertura, anche un po’ più grande della buca, in modo che anche se piove a vento rimane riparata.
Spero di esserti stato utile e aspetto le prossime domande!
A presto
Fabio
Buonasera Fabio,
le confermo che mi è stato utile.
Nel suo articolo parla oltre al bagno di sabbia, scrive anche di un letto di paglia di almeno 10 centimetri.
Dove metterebbe il letto di paglia?
Il pollaio che ho attrezzato è una piccola casetta con due posatoi ed in fondo un una “piccola stanzina” per la deposizione delle uova.
Al posto della paglia da molte parti leggo di usare trucioli di segno. Cosa ne pensa?
Scrive anche di rastrelliere per l’erba fresca. Potrebbe spiegarmi meglio?
Buonasera Andrea,
Il “letto di paglia” è, in pratica, lo strato di paglia da stendere sul pavimento della casetta dove le galline, e i polli, si riparano durante la notte.
Questa paglia ha diverse utilità: fa da isolante termico, sia per il caldo che per il freddo; rende più morbido il piano di calpestio; infine, ma è forse la funzione più importante, neutralizza l’acido urico ed i sali di ammoniaca presenti nelle deiezioni degli avicoli.
Con una lettiera di almeno 10 centimetri di spessore si ha il volume sufficiente per reagire con gli elementi che compongono la pollina. Si riduce moltissimo il cattivo odore e l’ambiente del ricovero si mantiene più salutare.
Per poter funzionare bene, la lettiera ha bisogno di una sufficiente aerazione, per questo è consigliabile realizzare il pavimento con assi di legno affiancati in modo che ci sia un lieve passaggio di aria dal di sotto della lettiera, evitando pavimenti continui, realizzati ad esempio con pannelli di legno tipo OSB. Questi ultimi, ottimi invece per le pareti perimetrali.
I trucioli di legno possono sostituire benissimo la paglia. L’uso degli uni o dell’altra dipende dalla facilità di approvvigionamento e dai costi. Se vicino c’è una falegnameria sarà più facile trovare i trucioli, se invece ci sono aziende agricole in zona sarà più facile acquistare ballette di paglia.
Per il nido dove le galline vanno a deporre è sempre meglio utilizzare la paglia, la preferiscono perché possono disporla meglio per accomodarsi.
Le rastrelliere per l’erba fresca possono essere realizzate in vari modi. Ad esempio collocando una rete metallica a maglie larghe (circa 7×7 centimetri) su una parete interna del ricovero, fissandola a mo’ di gerla (come fosse un marsupio). Ci si mette poi l’erba tagliata fresca che le galline potranno beccare attraverso le maglie.
Può essere fatta anche all’esterno, con dei supporti in legno dove poi fare una “sacca” sempre con la rete o con dei listelli di legno.
Se le galline hanno a disposizione un pascolo dove poter razzolare, delle rastrelliere non ce n’è bisogno.
A presto.
Fabio