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Ferragosto: la storia e le tradizioni.

Tutto quello che dovresti sapere su questa ricorrenza.

di Fabio De Angelis
Pranzo contadino di ferragosto
Tempo di lettura: 7 minuti

Cosa rappresenta il Ferragosto?

Il procedere delle stagioni segna in modo profondo il susseguirsi della vita di uomini e animali.

L’arrivo dell’Estate ne è una delle tappe fondamentali. È un momento di riposo dopo gli intensi lavori della primavera: le messi sono state raccolte, i frutti sono maturi, gli animali hanno figliato, il caldo si fa più intenso, le giornate cominciano ad essere più corte, le fatiche sono ripagate e la terra è ferma e asciutta, in attesa delle piogge.

Il giusto momento dell’anno per godere dei risultati del lavoro e per fermarsi ad assaporare la quiete.

Festa allora! E meritato riposo.

Nella storia.

Ti racconto come è nato il Ferragosto.

Il termine che utilizziamo per indicare questa festa di mezz’Agosto lo dobbiamo ai Romani, più precisamente all’Imperatore Augusto, vedremo tra poco perché.

Già Romolo, uno dei fondatori di Roma, istituì i “Consualia“, festeggiamenti che si svolgevano il 21 di Agosto ed il 15 di Dicembre. Erano feste che segnavano la fine dei lavori nei campi e dedicate in particolare ai cavalli, agli asini e ad i muli che venivano agghindati per assistere alle corse dei loro simili ed erano esentati, per quella occasione, da ogni lavoro gravoso.

Nel 18 avanti Cristo, Augusto, l’Imperatore, trasformò le Consualia estive nel suo periodo di riposo, le “Feriae Augusti” che nel tempo divennero appunto il “Ferragosto“.

Le Consualia.

Le Consualia.

Il “Pallium” era il drappo di preziosa stoffa che sarebbe andato al vincitore delle gare di corsa di cavalli e altri animali da lavoro. Il “Palio dell’Assunta” che ancor’oggi si svolge a Siena il 16 di Agosto (meglio conosciuto come “Palio di Siena“), deriva proprio da quei festeggiamenti d’epoca Romana.

In occasione di queste festività era usanza, da parte dei lavoratori, di porgere degli auguri ai padroni, ed era consuetudine che quest’ultimi donassero una mancia extra in denaro. Questa usanza divenne talmente radicata che durante il Rinascimento lo Stato Pontificio la rese obbligatoria.

Forse, la quattordicesima che molti lavoratori ricevono ormai per legge alla fine di Luglio, deriva da questa, benedetta, tradizione.

La festa, in epoca Romana, cadeva il 1° di Agosto. In tempi più recenti la Chiesa cattolica l’ha spostata al 15 del mese per farla sovrapporre alla ricorrenza della Assunzione in cielo della Vergine Maria.

La storia recente.

Ruggiero Leoncavallo

fa svolgere la sua opera del 1892 “Pagliacci” il giorno di Ferragosto, quando una compagnia teatrale mette in scena una commedia, in seno ai festeggiamenti, in un paesino del sud Italia. Questo ci indica indirettamente che feste e celebrazioni erano diffuse nelle zone rurali.

La tradizione della gita di Ferragosto nasce invece nella metà degli anni venti del ‘900.

Un po’ per proporre alla popolazione tradizioni legate all’Impero Romano che tanto di moda andava all’epoca;  un po’ per promuovere la conoscenza dell’Italia da parte degli italiani, lo Stato organizzava, attraverso i circoli del dopolavoro, gite popolari in occasione del Ferragosto.

Dal 1931 al 1939 vennero istituiti i cosiddetti “Treni di Ferragosto“. Nei giorni 13, 14 e 15 di Agosto le tariffe di questi treni erano particolarmente scontate e prevedevano due formule: “La gita di un sol giorno” e “La gita di tre giorni“.

Treni di Ferragosto.

Treni di Ferragosto.

Molti italiani ebbero l’occasione, per la prima volta nella loro vita, di visitare città d’arte e conoscere località di villeggiatura, marittime e di montagna.

I “pacchetti”, come diremmo oggi, non prevedevano il vitto, nacque così anche la tradizione di portare il cibo da casa per il pranzo al sacco.

Chi festeggia il Ferragosto laico.

La festa popolare di metà Agosto è celebrata in Italia, nella Repubblica di San Marino e nel Canton Ticino in Svizzera.

Le tradizioni.

Nel mondo contadino, e non, si sono consolidate nel tempo molte usanze legate al giorno di Ferragosto. Questa festa, più del Capodanno, è vissuta da chi lavora come la fine di un anno lavorativo e attesa dell’inizio del prossimo.

Si sono quindi concentrati nel Ferragosto, che di questo periodo dell’anno è emblema, i festeggiamenti dedicati al riposo ed al rinnovamento.

In molti luoghi d’Italia si tengono processioni legate al culto della Assunzione di Maria ma che spesso conservano dettagli di un passato pagano. In tantissime località di mare, soprattutto al sud, la processione al seguito della statua della Madonna è svolta con barche, pescherecci ed altri natanti.

All’Argentario, in Toscana, si svolge un Palio marinaro dove quattro equipaggi su quattro “gozzi” gareggiano sullo specchio di mare di fronte a Porto Santo Stefano.

Il Palio marinaro.

Il Palio marinaro.

Più diffuse le corse dei cavalli, come il già citato Palio di Siena (che si svolge però il 16 Agosto). A Sarteano, sempre in Toscana, c’è la “Giostra del Saracino“. A Paliano, nel Lazio vincono i fantini che avranno centrato il maggior numero di anelli con un corto pugnale nella “Giostra del Turco“.

Questi festeggiamenti nei paesi e città italiane fanno da sfondo alle gite nelle campagne che avranno come fulcro il pranzo di Ferragosto. Spesso “al sacco” cioè con le derrate preparate e portate da casa, altrimenti si allestisce un fuoco su cui vengono arrostite carni e verdure.

La cucina di Ferragosto.

In molte parti della penisola, soprattutto in Toscana si mantiene l’antica tradizione, nata circa nel 800 al tempo di Carlo Martello e diffusa allora ovunque, di cucinare il piccione. Un antico proverbio sentenzia: “A Ferragosto, piccione arrosto.

In Umbria si usa portare a tavola le tagliatelle con il sugo d’oca e, piatto fondamentale, l’oca arrostita e spesso ripiena.

Nel Lazio ed in particolare a Roma il pranzo è tradizionalmente composto da fettuccine con sugo di fegatelli, pollo con i peperoni e per concludere cocomero (anguria) freddo.

Pollo coi peperoni alla romana.

Pollo coi peperoni alla romana.

Nella provincia di Piacenza si preparava un pasticcio, la cosiddetta “bomba di riso“. Un tempo era composta da carne di piccione, funghi, animelle e tartufo. Chi mantiene oggi la tradizione la prepara con riso, spezzatino di vitello e di maiale, salsiccia, pancetta, funghi, concentrato di pomodoro, burro, uova, grana, pane grattato, carota, cipolla, gambo di sedano, alloro, brodo vegetale. Insomma, un piattino leggero!

In Puglia, specialmente a Foggia, si consuma il “galluccio” un grosso gallo, preparato con un ricco ripieno e cotto al forno con le patate.

Il cinema parla spesso del Ferragosto.

Riguardo questa festa puoi trovare quasi solamente film di produzione italiana perché, come già abbiamo detto, mentre in altri Paesi è legata esclusivamente alla ricorrenza religiosa solo in Italia viene vissuta anche sotto l’aspetto pagano e vacanziero.

Non andiamo in ordine di data.

Il titolo esplicitamente legato a questa giornata è: “Pranzo di Ferragosto” un film del 2008 del regista Gianni Di Gregorio. Racconta la tenera storia di Gianni, un uomo di mezz’età che vive con l’anziana mamma. Per una serie di circostanze si ritrova, il giorno di Ferragosto, ad ospitare in casa altre quattro signore anziane, per diversi motivi sole e un po’ trascurate dai figli. Le signore si troveranno così bene che al momento di tornare alle loro case decidono di pagare Gianni per ospitarle e vivere insieme.

Il primo episodio di “Caro diario” di Nanni Moretti, film del 1993, usa proprio il Ferragosto per mostrare Roma nella sua bellezza più pulita da macchine e persone. Le sue riflessioni sui quartieri della città sono espresse sullo sfondo di una città vuota e surreale. Il suo giro in vespa la mostra splendida e solo sua, senza il naturale caos degli altri 364 giorni.

Caro diario. Ferragosto.

Caro diario. Ferragosto.

Un sacco bello” di Verdone ci mostra Roma nell’Agosto ferragostiano del 1980. Diversi personaggi interpretati dall’attore ci fanno vivere le atmosfere di una città vuota e affascinante.

Il 1962 ci lascia come eredità un capolavoro: “Il sorpasso” di Dino Risi. Bruno Cortona (Vittorio Gassmann), gira sulla sua Lancia Aurelia B24 alla ricerca di un pacchetto di sigarette e di un telefono pubblico nella Roma deserta del 15 Agosto. Ci mostra Piazza del Popolo, Pazza di Spagna e Piazza San Pietro, oltre alla periferica Balduina. Un film che ha fatto la storia del cinema, da vedere, non solo a Ferragosto.

Il film “Casotto” di Sergio Citti del 1977, non è esplicitamente ambientato nella giornata di cui stiamo parlando, ma ne rende fortemente lo spirito. Racconta di numerosi personaggi, stravaganti e diversi fra loro che trascorrono una giornata tipicamente Ferragostiana, le loro storie sono narrate nel curioso ambiente di un casotto, una grande cabina comune sul litorale di Ostia.

Fotogramma del film Casotto.

Fotogramma del film Casotto.

Un leggero film estivo del 1960 con la regia di Marino GirolamiFerragosto in bikini“, racconta le vicissitudini di diversi personaggi impersonati dai grandi attori del periodo. Walter Chiari, Lauretta Masiero, Bice Valori, Carlo Delle Piane ed altri vivono nella stessa spiaggia molteplici e divertenti avventure.

Un grande (come sempre) Alberto Sordi impersona un monsignore che rimane chiuso in un ascensore assieme a Stefania Sandrelli la vigilia di Ferragosto nel film “Quelle strane occasioni” del 1976. L’assenza di ogni aiuto, conseguenza della festa che porta via tutti, fa nascere una situazione paradossale, tipica delle commedie italiane di quel periodo.

Lasciamo per ultimo un film francese, eh già, un poco anomala la nazione di produzione considerando quello già detto sulla geografia di questa festa! È del 2001, si intitola “15 agosto” ed è del regista Patrick Alessandrin. Qui si narra la storia di tre mariti che il 12 di agosto arrivano presso il luogo di villeggiatura delle mogli, che però non trovano visto che loro si sono organizzate una vera vacanza dalla abitudinaria routine. Una analisi sui comportamenti affettivi dove i tre ne escono confusi ma più consapevoli.

Un libro.

Andrea Camilleri

insieme a Marco Malvaldi, Antonio Manzini, Francesco Recami, Gian Mauro Costa e Alicia Giménez-Bartlett ci regalano nel 2013 una raccolta di racconti gialli ambientati proprio in questa giornata. Il libro si intitola, non a caso: “Ferragosto in giallo“. Se sei sulla spiaggia o in qualsiasi luogo di villeggiatura, perché non dedicare le tue letture proprio a questi scritti?


Spero di esserti stato utile con questa narrazione del Ferragosto. Essere consapevoli di quello che festeggiamo ogni anno forse lo rende più interessante.

Buon riposo dunque, e durante il riposo avrai qualcosa da raccontare ai tuoi commensali.

Raccontaci nei commenti i tuoi Ferragosto, saranno unici come tutti i 15 Agosto di ognuno.

Ti lascio, con i miei migliori auguri di Buon Ferragosto!

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