Mi è capitato di leggere di forno solare e fornello solare. La cosa mi ha incuriosito ed ho voluto approfondire
Condivido
con voi quello che ho scoperto! Vediamo insieme come cucinare con il sole.
Si può ottenere, con il sole, lo stesso risultato di un fornello a gas, di un forno o di un barbeque! A costo zero.
Si deve solo acquistare o costruire l’attrezzatura necessaria e poi, il sole, offre tutta l’energia necessaria per cuocere.
Riflettendo un attimo, possiamo pensare che una attrezzatura la dobbiamo acquistare in ognuna delle ipotesi: un barbeque dove poi usare legna o carbonella, o gas; oppure una cucina da alimentare poi con bombole o collegandola all’impianto di casa.
Con il sole, l’unica spesa è l’attrezzatura; il sole, quando c’è, è gratis.
Gli specchi ustori
La leggenda racconta che Archimede, nel 212 a.C. posizionò molti specchi sulle coste di Siracusa, orientandoli in modo che i raggi riflessi si concentrassero sulle navi romane che attaccavano la città. La forte temperatura generata dalla concentrazione dei raggi solari fu tale da generare la combustione del legno delle navi.
Nel 1990 venne fatto un esperimento dove si riproduceva l’ipotesi storica, ed in effetti il legno della nave oggetto dell’esperimento, iniziò a bruciare sotto l’effetto della concentrazione dei raggi solari.
La lente di ingrandimento
Qualcuno di voi sicuramente si ricorda di aver giocato con una lente di ingrandimento, dirigendo il fuoco della lente su legnetti secchi che hanno iniziato a fumare e poi prendere fuoco, solo con il calore del sole concentrato in un punto.
Alla base di tutto c’è il principio di concentrare il calore proveniente dal sole. In pratica prendere l’energia solare che arriva su una certa superficie e concentrarla su una superficie più piccola.
Il principio fisico
La concentrazione del calore solare la si può ottenere in due modi: con una lente biconvessa oppure con degli specchi curvi.
Vediamo cosa succede nel caso specifico dello specchio curvo.
I raggi provenienti dal sole (nel disegno indicati con “O”) si considerano, per definizione, paralleli. Questi raggi paralleli, riflessi da uno specchio sferico, convogliano tutti in un punto (nel disegno indicato con “F'”), chiamato, non a caso, “fuoco“.
In altre parole, tutta l’energia presente nei raggi solari che colpiscono lo specchio, viene concentrata in un unico punto che si trova in F’.
Come usare questo principio per cucinare
Dal sole arrivano, mediamente, sulla terra circa 1.300 Watt per metro quadro. Senza entrare nello specifico, diciamo che per far bollire un litro di acqua con una energia di 1.300 Watt sono necessari poco più di 4 minuti.
Quindi, se concentriamo l’energia del sole, da un metro quadro ad un punto, ed in quel punto mettiamo una pentola con un litro d’acqua, in meno di cinque minuti quest’ultima si mette a bollire.
Nella pratica non è esattamente così, c’è di mezzo la dispersione termica della pentola, l’energia che assorbe il materiale della pentola, ed altre variabili che vedremo poi come ottimizzare. Resta però il fatto che possiamo elevare la temperatura dell’acqua in tempi ragionevolmente brevi.
Tenendo conto che nel fuoco dello specchio, quando è correttamente orientato, si arriva a temperature anche superiori ai 220°C, è facile capire come sia semplice portare i cibi a cottura.
Quanto deve essere grande lo specchio
Non voglio tediarvi con le formule per il calcolo di raggi e circonferenze, fidatevi per il momento.
Per ottenere i 1.300 Watt di cui parlavamo, è sufficiente uno specchio del diametro di 1 metro e 12 centimetri. Con specchi più grandi avremo maggiore energia.
Uno specchio di queste dimensioni è facile da realizzare e collocare in uno spazio aperto.
Dove acquistarlo
Su Internet si trovano molti progetti per realizzare, da soli, specchi per cucinare. In fondo all’articolo troverete diversi link utili.
Si possono acquistare anche già pronti all’uso, ce ne sono versioni per ogni esigenza.
L’effetto voluto lo si può anche ottenere con uno specchio cilindrico, al posto di un punto dove converge tutta l’energia, avremo una “linea” calda dove posizionare salsicce o spiedini.
La “batteria” da cucina
Abbiamo detto che per ottimizzare l’utilizzo del calore proveniente dal sole, occorrono alcuni accorgimenti. Le pentole, le padelle ed ogni altro contenitore devono essere di colore nero. Il colore nero facilita l’assorbimento del calore da parte del metallo del contenitore.
I metalli da utilizzare sono: l’acciaio, la ghisa e l’alluminio.
L’acciaio ha una capacità conduttiva del calore abbastanza rapida. Si scalda con molta velocità e mantiene il calore per un tempo mediamente lungo. Indicato per cotture in condizioni di assolazione stabile e tempi medi di cottura: verdure, carne in padella, pollo.
La ghisa impiega molto tempo per scaldarsi ma mantiene il calore per lungo tempo, è più adatta a cotture prolungate. L’effetto “volano” della ghisa permette di mantenere il calore anche quando il sole può mancare per rapidi annuvolamenti. Dà una continuità al calore immagazzinato anche se il sole dovesse mancare per diversi minuti. Adatta per sughi, stufati, arrosti in pentola.
L’alluminio è molto veloce nello scaldarsi ma trattiene il calore per un tempo più breve; è suggerito per riscaldamenti rapidi: bollitura dell’acqua, verdure grigliate, frittate.
La vernice nera
Tutto il pentolame che abbiamo descritto deve essere verniciato, all’esterno, di colore nero opaco.
Potete trovare facilmente specifiche vernici nere opache con cui verniciare le stoviglie che decidete di utilizzare per la cucina solare. Resistono a temperature più elevate di quelle che possono raggiungere nel fuoco dello specchio.
Con la vernice nera si può trasformare ogni pentola, padella, caffettiera in uno strumento adatto al fornello solare. Il colore nero assorbe tutto il calore convogliato sulla stoviglia, in modo da utilizzarlo al meglio.
Le stoviglie già pronte
La cucina solare si sta diffondendo e molte case di produzione realizzano pentole, padelle ed altro, già pronte per l’utilizzo.
Sia il materiale che il rivestimento sono studiati in modo da catturare il maggior calore possibile, così da rendere ancora più semplice la cottura con il sole.
Alcuni esempi
Se avete ancora dei dubbi sui risultati, guardate questo video dove c’è l’utilizzo commerciale dell’energia solare per cucinare!
Il riflettore solare di questo video è stato realizzato con molti specchi piani montati su di un supporto. Ogni specchio è orientato per far convergere la luce del sole sulla griglia dove vengono posizionati i polli da cuocere.
Qui siamo a livelli professionali, ma anche su scala più contenuta si possono ottenere ottimi risultati.
Il video seguente è stato girato a Pian del Cansiglio in Veneto, in mezzo alla neve. Anche in condizioni climatiche apparentemente contrarie, purché il cielo sia sgombro di nubi, si riesce a cuocere un buon piatto di pasta.
Il forno solare
Abbiamo parlato finora dello specchio solare sferico che concentra i raggi, producendo una zona calda molto simile ad un fornello a gas. In questo caso si possono cucinare pietanze in una padella o una pentola.
Con una disposizione diversa degli specchi, accompagnata da una camera trasparente e isolata termicamente, si ottiene invece qualcosa assimilabile ad un forno.
Con questo si possono effettuare cotture di torte, pane, arrosti, ecc.
Esiste un gruppo Facebook dove gli appassionati di questa disciplina scambiano informazioni sulla realizzazione di forni e fornelli solari. Si trovano anche interessanti progetti ed esempi di realizzazioni artigianali.
Visitarlo può essere utile per scoprire i tanti vantaggi di questa pratica.
https://www.facebook.com/groups/cuochisolari
Se invece se ne vuole sapere di più, puoi leggere il libro Cucinare con il Sole, Come costruire un Forno Solare, conoscerne il funzionamento, la storia e le migliori ricette di Nicola Ulivieri (acquista su Amazon) che ne percorre la storia; dove vengono descritti i sistemi di progettazione e realizzazione con materiali di recupero. Accompagnato anche da ricette pensate proprio per la cottura con il sole.
Link a progetti utili
I disegni per un progetto solare
file:///C:/Users/Utente/Downloads/KIMONO%20SOLAR%20COOKER_PROJECT.pdf
Il filmato relativo al progetto.
Siti dove si possono trovare interessanti informazioni
http://www.cucinareconilsole.com/https://www.lavorincasa.it/il-forno-solare-per-il-giardino-o-la-terrazza/http://solarcooking.org/italiano/sbcdes-it.htm
Per finire, una piccola curiosità
Esistono anche dei piccoli specchietti concavi, del diametro di circa 15 centimetri e con un piccoli supporto a spirale, che vengono utilizzati per accendere un piccolo innesco utile per poi accendere un fuoco. Sono molto utili in campeggio o per un barbeque lontano da casa. Basta posizionare della carta o altro materiale infiammabile sul supporto posizionato al centro del fuoco ottico, direzionare lo specchio verso il sole e attendere che l’innesco prenda fuoco.
Lo si potrà poi utilizzare come si utilizzerebbe un fiammifero o un accendino. Si trovano in commercio con il nome di ‘accendini solari’.
Spero che questo articolo possa aver dato spunti per conoscere meglio questa tecnologia, assolutamente green ed ecologica.
Facci conoscere il tuo parere e le tue esperienze.
A presto!
2 commenti
Realizzo cucine solari, forni solari essiccatori solari da decenni e vedo che non mi conosci. Non apprezzo il fatto che hai proposto prodotti su Amazon quando ci siamo produttori italiani che le fanno. Amazon nemico dell’artigianato, come risaputo approfittatore e sfruttatore di mano d’opera in cattive condizioni, non amico del Made in Italy. Il mondo del solare è nato come alternativa a questo tipo di civiltà del consumo ed a favore dell’ambiente, valori non mi sembrano contemplati da Amazon. http://www.solesienergia.com Giulio Pozzoli
Buonasera Giulio,
Apprezzo il tuo intervento e ne sono felice. Ho scritto questo articolo da perfetto inesperto, ed anzi, scriverlo mi ha permesso di muovere i primi passi nella conoscenza di questo interessante mondo della cucina solare, e non solo.
L’ho fatto per far conoscere questa disciplina al pubblico dei lettori del blog, e per dare spunti di maggiore approfondimento, come questo che proponi nel commento.
Sarebbe interessante lavorare insieme su un altro articolo, dove si può far conoscere le realtà italiane che si occupano di questo settore.
Fammi sapere se la proposta può interessarti.
A presto.