Manteniamo a lungo i nostri attrezzi.
La durata di una zappa o di una pala dipende dalla loro manutenzione. Vediamo insieme come farla nel modo migliore.
Durante l’estate usiamo i nostri attrezzi con una certa intensità, l’orto, il giardino, gli spazi attorno alla casa. Un intenso lavoro che li sporca, li consuma e li riempie di scorie e ossidazioni.
A Novembre, Dicembre è il momento di riporli nel magazzino, ma lasciarli sporchi e consunti non ce li farà certo trovare al loro meglio la stagione successiva.
Cosa fare quindi?
Vediamo insieme come conservarli al meglio.
Parliamo di zappe, pale, rastrelli, forconi. Costituiti generalmente da un manico in legno ed uno strumento in ferro.
Entrambi vanno puliti dallo sporco più grossolano, fango o anche calce e cemento. Sui manici in legno basta grattare con una spatola mentre sugli attrezzi è necessario operare con una spazzola di ferro a mano o con una spazzola montata su un trapano.
Lo strumento.
Deve essere pulito con cura. Una pala, una zappa, un rastrello o simili devono essere liberati da ogni residuo di sporcizia. Se la spazzola di ferro ha tolto i residui grossolani, con una spugna per piatti nella sua parte abrasiva puoi rimuovere in dettaglio la sporcizia più minuta.
Se il lavoro nei campi ha causato qualche danno agli strumenti,in questo momento puoi intervenire con una mola o con una lima per correggere qualche imperfezione. Il taglio della zappa, il bordo della vanga o della pala devono risultare omogenei e senza abbozzature.
Se la zappa o la pala (badile) presentano delle pieghe sullo strumento, puoi intervenire con una mazzetta e battere la lama su una superficie di metallo come una incudine o simile.
Passare dell’olio sulle parti metalliche lo protegge da ruggine e altri agenti corrosivi.
Il manico.
Il manico in legno richiede una certa attenzione. Dopo averlo pulito dalla sporcizia grossolana con la spazzola di ferro a mano, deve essere scartavetrato. Ho provato con una levigatrice orbitale ma la zona di contatto è molto ridotta, l’effetto è molto intenso ma il lavoro può risultare molto lungo. Più semplice e più efficace è passare a mano la carta vetrata avvolgendo il manico e scorrendo su di esso.
Scartavetrare la parte in legno ti assicura che nel riprendere lo strumento non rischiamo di ferirci con schegge.
Dopo aver scartavetrato il manico, questo deve essere passato con un olio che può essere del semplice olio di vaselina ma, ancor meglio olio di lino cotto miscelato al 50% con acqua ragia. Il trattamento con l’olio ti assicura di mantenere nel tempo i manici degli strumenti, ammorbiditi e conservati dall’olio i manici di legno vengono protetti dall’umidità e dalla perdita di elasticità derivata dal tempo e dalla secchezza.
La durata.
Un qualsiasi strumento, pale, rastrelli o anche martelli o “male e peggio” avranno una durata molto prolungata se ben manutenuti. Oggi la tendenza del mercato ci induce ad acquistare quasi annualmente nuovi attrezzi, ma una corretta e semplice manutenzione ti permette di mantenere in ottime condizione strumenti anche di vecchia data.
Personalmente sto utilizzando, e con ottimi risultati, attrezzi di più di sessanta anni fa. Spesso risultano migliori rispetto a strumenti più recenti, purché ben mantenuti e curati come ti ho descritto.
Ecco quello che c’è da fare per ritrovare ogni anno strumenti al loro meglio.
E come diceva qualcuno in una vecchia serie: “La manutenzione è l’80 per cento“.
Buon lavoro!